Nel 1990 viene pubblicato un libro dal titolo The Pre-Wrath Rapture of the Church,​[1]​ scritto da Marvin Rosenthal, ex direttore esecutivo del Ministero Friends of Israel, il quale rende popolare la posizione pre-ira del Rapimento.

La dottrina consiste nel collocare il Rapimento della Chiesa di Cristo prima dell’ultimo quarto della settantesima settimana di Daniele, prima cioè che l’Ira di Dio si scateni sulla Terra: secondo questa visione, la Chiesa di Cristo non subirà l’Ira di Dio come da promessa ma passerà attraverso l’Ira dell’Uomo e l’Ira di Satana, che saranno versate sulla terra durante i primi tre anni e mezzo della Tribolazione.

Il nome attribuito a questa dottrina risulta abbastanza confusionale se si considera che anche tutte le altre posizioni riguardo al Rapimento, sia pre, che mid o post, si possono considerare pre-ira perché concordano che la Chiesa non debba passare attraverso l’Ira di Dio. Il post-tribolazionismo di Gundry, per esempio, può essere definito pre-ira; sebbene lo studioso non identifichi il proprio pensiero con questo termine, ha dichiarato “la necessità teologica che l’Ira di Dio non tocchi una persona salvata”; Ladd afferma “Ognuno deve essere concorde che è inconcepibile che la Chiesa debba soffrire l’ira di Dio”, e così altri nomi come Kimball o Reese concordano con questo concetto.​[2]​

Quando?

Nel suo libro, Rosenthal suddivide la settantesima settimana di Daniele in tre parti:

  • Il principio dei dolori (3 anni e mezzo – Matteo 24:8)
  • La Grande Tribolazione (21 mesi)
  • Il giorno del Signore (21 mesi) o Ira di Dio

Guardiamo più da vicino queste tre sezioni, considerando il destino della Chiesa, secondo Rosenthal.

Il principio dei dolori

Secondo lo studioso, i primi tre anni e mezzo della settantesima settimana di Daniele rappresentano “il principio dei dolori”: il parallelo è con Matteo 24:8, che secondo Rosenthal descriverebbe quelli che sono i primi quattro sigilli di Apocalisse 6. Nel suo libro però l’apertura di questi sigilli non rappresenta un’azione di giudizio da parte di Dio, ma un’opera dell’uomo in balìa del potere di Satana. L’ira di Dio ancora non è manifesta, secondo lo studioso. Ovviamente non viene considerato che ogni sigillo viene aperto da Cristo, che con questo gesto chiama all’azione le quattro creature viventi, le quali discendono proprio dalla presenza di Dio (Ap 4:6-8). I primi quattro sigilli corrispondono alla spada, alla fame, alle bestie feroci e alla peste, che sono tutte tipiche espressioni del giudizio divino (Ez 14:21; Ger 15:2-3; 16:4; Deut 28:21-22): sarebbe a dir poco inconsistente attribuirle all’attività dell’uomo piuttosto che di Dio.

La Grande Tribolazione

Nel libro di Rosenthal, la Grande Tribolazione riguarda gli eletti di Dio perseguitati dalla malvagità dell’uomo: ancora una volta, non si tratta quindi di un giudizio da parte di Dio, ma della mera attività di uomini malvagi. Secondo la sua visione, questo periodo avviene dopo che i primi quattro sigilli vengono aperti e prima del settimo, quindi la Grande Tribolazione di Rosenthal si colloca tra il quinto e il sesto sigillo. Questo breve lasso di tempo (solo 21 mesi) e la connessione che l’autore fa con il quinto e sesto sigillo risulta ampiamente inconsistente con la descrizione che abbiamo dell’intero periodo in Matteo 24:9-26, dove Cristo identifica il periodo della Tribolazione con l’attività dell’Anticristo, la dissacrazione del Tempio (v. 21). È a questo punto che comincia “il tempo di angoscia” (Dan 12:1) per Israele.

Il giorno del Signore

Il giorno del Signore, secondo Rosenthal, comincerebbe dopo la Grande Tribolazione, al momento dell’apertura del settimo sigillo. Questo evento segnerebbe inoltre, non solo la fine della Grande Tribolazione, ma anche il momento in cui la Chiesa viene rapita. L’autore sostiene infatti che il Rapimento debba avvenire immediatamente prima dell’inizio del Giorno del Signore; entrambi gli eventi, insomma, si susseguono nello stesso giorno. Rosenthal, per dimostrare la validità di questa opzione, porta l’esempio di Sodoma e Gomorra e la fuga di Lot, avvenuta poco prima della distruzione, nello stesso giorno e così anche per Noè, che entrò nell’arca proprio nel momento in cui la pioggia cominciava. Questi argomenti, seppur fondati su ragionamenti plausibili, non sono comunque sufficienti a giustificare un’intera dottrina per il Nuovo Testamento. Riassumendo, per una durata di 21 mesi, l’Ira del Signore si scatena sulla terra, mettendo fine alla malvagità dimostrata dall’uomo durante i primi 6 sigilli.

Il Rapimento e la Chiesa

Rosenthal fa un importante accostamento tra “la folla immensa che nessuno poteva contare” (Ap 7:9) e la Chiesa di Cristo: è questo il momento in cui la Chiesa appare in cielo, in una grande moltitudine proveniente da ogni parte del mondo.

Questo accostamento è a dir poco dubbioso. Innanzitutto c’è da considerare che il Rapimento coinvolgerà l’intera Chiesa da Pentecoste fino a quel momento (“prima risusciteranno i morti in Cristo”, 1 Te 4:16), ma questa folla è identificata dall’interlocutore di Giovanni come “proveniente dalla Grande Tribolazione”; come può la Chiesa rapita essere definita e ristretta solo al tempo della Tribolazione?

Inoltre, se fosse davvero la Chiesa, che l’apostolo ha contribuito a costruire sin dal principio, non credete che Giovanni abbia avuto tutti i mezzi e le ragioni per riconoscerla? E invece leggiamo della sua confusione, non sa chi siano e ha bisogno di chiedere spiegazione. Come ulteriore prova, il verbo “vengono” in Apocalisse 7:14, nell’originale greco al presente, indica un flusso “continuo” di arrivi, come se questa folla continuasse a crescere in numero per effetto della Tribolazione. Se così fosse, allora il Rapimento non sarebbe un evento finito ma in continuo progresso.  

Infine, secondo le conclusioni di Rosenthal, i 144,000 all’inizio di Apocalisse 7 devono essere marcati a protezione perché passano attraverso “il giorno del Signore”, poiché il Signore non rimarrà senza un popolo sulla terra. Chi sono quindi questi 144,000? Se sono popolo di Dio sulla Terra, come mai non fanno parte della Chiesa, che nel frattempo è stata rapita nei cieli?

Troppe domande che, in un sistema come quello promosso da Rosenthal, non trovano risposta.

Considerazioni e conclusione

Questa dottrina ci sembra fondata molto più sulla fantasia dell’autore​*​ che sul testo biblico: troppe incongruenze, troppi accostamenti scritturali forzati (come quella tra i primi 4 sigilli e Matteo 24); il periodo della Tribolazione ridotto alla durata di soli 21 mesi, negando che i primi tre anni e mezzo ne facciano parte, e con scopo e destinatari che poco combaciano con quanto leggiamo nella Bibbia (Dan 9:24-27; Ger 30:11).

Come si può non considerare che ogni sigillo di Apocalisse 6 viene aperto dalla mano dell’Agnello? I cavalli e i cavalieri non sono forse chiamati alla presenza divina e da lì inviati sulla terra? Come si può pensare che non siano volontà di Dio, se il comando viene dal trono di Dio? Se è vero che il giorno del Signore piomberà sul mondo come un ladro di notte, così che quando loro dichiarano pace e sicurezza (1 Tes 5:3) saranno colti dalla rovina, come è possibile che dopo gli avvenimenti dei primi sei sigilli le persone possano non essersi accorte di nulla (Matt 24:39) e sentirsi sicure e in pace quando, secondo Apocalisse 6, un quarto della popolazione mondiale sarà uccisa per effetto dei sigilli? Ancora, l’accostamento tra la folla di Apocalisse 7 e il Rapimento della Chiesa non è coerente con quanto apprendiamo della Chiesa di Cristo nelle lettere degli apostoli; infine, lo studio di Rosenthal suggerisce un parziale rapimento perché non tiene in considerazione i 144,000 che dovranno passare attraverso la Tribolazione. Questo è poco consistente con quanto apprendiamo dalla lettera ai Tessalonicesi.

Sulla base di queste considerazioni e guardando alla dottrina pre-ira nel suo insieme, ci riserviamo  di scartare anche quest’opzione.

Nel prossimo studio, la posizione post-tribolazionista.


  1. ​*​
    Rosenthal non è comunque l’iniziatore della dottrina pre-ira, ma colui che ha contribuito alla sua popolarità.

Bibliografia

  1. [1]
    Marvin J. Rosenthal. 1990. The Pre-wrath Rapture of the Church. Thomas Nelson, Nashville, TN.
  2. [2]
    Gerald B. Stanton. 1991. A Review of “The Pre-Wrath Rapture of the Church.” Bibliotheca Sacra 148, 589 (1991), 90–111. Retrieved from https://www.galaxie.com/article/bsac148-589-05