È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede

Mese: Ottobre 2017

Si può arrivare al Padre senza Gesù?

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)

Pensate alla legge di Mosè. Nemmeno il sommo sacerdote di Dio poteva entrare nel luogo santissimo, e quindi stare alla Sua presenza, senza un sacrificio di espiazione offerto per sé stesso (Levitico 16). Dopo aver effettuato tale sacrificio e dopo aver spruzzato il sangue sull’altare, solo allora il sommo sacerdote poteva entrare nel luogo santissimo e “incontrare” Dio. Ma se un uomo fosse entrato senza sacrificio sarebbe morto immediatamente, poiché nulla di impuro può mai entrare alla presenza di Dio. Ora è Gesù il sacrificio (e l’eterno sommo sacerdote) che ci garantisce la purezza e ci permette quindi di stare alla presenza del Padre. Senza fede nel Suo sangue versato, a cui il credente fa appello per la propria espiazione, per il perdono dei propri peccati, la via è chiusa e la morte inevitabile.

Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. (Ebrei 10:19-22)

Croce

Come si fa a compiacere Dio?

La Bibbia ci insegna che chi ascolta le parole di Dio costruisce sulla roccia, e niente può abbatterla. E le parole di Dio sono queste:

Amate Dio e amatevi gli uni gli altri (Luca 10:27).

Ma come si fa ad amare Dio? Da cosa possiamo partire per cominciare ad amarlo e compiacerlo? Nella mia carne, in questo cuore sembra non esserci spazio per l’amore verso Dio. Amo il mio sposo, i miei figli, i miei genitori e gli amici…ma Dio sembra non rientrarci in questo amore, sembra esserne fuori. Quando il mio cuore subisce qualche danno per via delle cose che nella vita non vanno sempre bene, ecco che sento venir meno ancora di più, il sentimento di amare Dio. O forse cerco di avvicinarmi con la preghiera ma in qualche modo, non so come sentirlo, non ho risposte ai miei interrogativi, le mie parole sembrano viaggiare nel vuoto, raggiungono un muro e sembra che Dio sia lontano…sembra che non possa sentirle. Allora lo abbandono di nuovo. Torno alla mia vita lontana da Lui…ci credo si, ma col cuore freddo, ci credo con le mie azioni di carità, con il mio essere gentile…ecco basterà questo a far felice Dio?

Antico Egitto

L’Antico Egitto conferma la Genesi

Manétóne era uno storico e sacerdote egiziano del 270 a.C.1 La sua cronologia dei re d’Egitto, che differisce da quella biblica di diversi secoli, ha portato alcuni archeologi evangelici fuori strada. E ciò non è un problema da sottovalutare, visto che la questione è stata utilizzata per screditare la Bibbia. Ma anche alcuni storici laici stanno ora cominciando a capire che la cronologia di Manétóne ha bisogno di una drastica revisione per motivi che il sacerdote non poteva sapere all’epoca; si è scoperto, infatti, che alcuni dei re che egli pensava avessero regnato in successione hanno invece governato contemporaneamente.2

David Wood battezza il suo amico Nabeel Qureshi

Arrivederci Nabeel

Nabeel Qureshi, nato il 13 aprile del 1983, ci ha lasciato il 16 settembre 2017, dopo poco più di un anno passato a battagliare — con fede e medici — un cancro aggressivo allo stomaco diagnosticatogli nell’agosto dell’anno scorso.

Mi rendo conto che Nabeel Qureshi potrebbe non essere molto — se non affatto — conosciuto in Italia, ma è mio sincero desiderio commemorarlo, avendo egli fatto parte della mia vita, del mio percorso di fede e del mio training (ancora e per sempre in corso) come apologeta. Pur non avendolo mai incontrato personalmente, Nabeel è stato più reale e influente nella mia vita di tantissimi altri.

A dimostrazione della grandezza di Dio, della natura della Chiesa e del lavoro dello Spirito Santo, il suo amore, sempre vivido in tutto ciò che faceva per servire il Signore, è arrivato fino a noi, e il bene che mia moglie e io abbiamo provato — e ancora proviamo — per lui è davvero grande. Altrettanto grande è la tristezza che sentiamo sapendo che non apparirà più sul suo canale YouTube, che non sarà più in giro per il mondo a evangelizzare e dibattere, che non scriverà più libri, che — in questa vita — non avremo possibilità di incontrarlo, e che non potrà essere il padre e il marito che desiderava tanto essere per Ayah e Michelle.

Ma il nostro conforto è in Dio e nel Vangelo di Cristo, che ci dà la certezza che Nabeel è vivo anche ora (2 Corinzi 5:1-8), che il suo dolore è finito, le sue lacrime asciugate per l’ultima volta, e che risorgerà con corpo glorificato per passare la vita eterna con tutti noi e col nostro Dio (Apocalisse 21:3), Colui che ci ha riscattati col Suo Sangue, il Signore Gesù Cristo.

Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna. (1 Giovanni 5:20)

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