È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede

Mese: Luglio 2025

Ravvedimento e Regno: perché Israele è ancora importante

Ho scritto e discusso questo punto diverse volte in passato e, per me, non serve altro che un’attenta lettura di Matteo 24 per capire che la seconda venuta di Gesù è un evento giudeocentrico. È Gerusalemme che Egli piange. È a Sion che ritorna. Ed è il ravvedimento nazionale di Israele a fungere da cardine della storia della redenzione.

Ciononostante, vorrei commentare qui un prezioso articolo di Michael J. Vlach intitolato Israel’s Repentance and the Kingdom of God (MSJ 27/1, primavera 2016). Sebbene Vlach e io potremmo non essere d’accordo su tutto—lui è riformato nella sua soteriologia, mentre io sostengo la teologia della Grazia Gratuita—il suo lavoro su Israele e l’escatologia è solido, equilibrato e ben documentato. Questo articolo, in particolare, evidenzia ciò che molti sembrano trascurare: il modello profetico che collega il ravvedimento nazionale di Israele con l’avvento del regno e il ritorno del Messia.

2 Corinzi 13:5

Comprendere 2 Corinzi 13:5

Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che l’esito della prova sia negativo. — 2 Corinzi 13:5

Questo versetto è spesso citato come testo di prova per promuovere l’introspezione come requisito per la certezza della salvezza. I credenti sono spesso esortati a guardare dentro di sé, alla ricerca di segni soggettivi di rigenerazione o santificazione, per non essere trovati inadeguati. Eppure, una lettura attenta, sia al contesto immediato che al più ampio corpus paolino, dimostra che questa interpretazione è errata.

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