Il Signore disse a Mosè: «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aaronne convocate la comunità e parlate a quella roccia, in loro presenza, ed essa darà la sua acqua; tu farai sgorgare per loro acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame». Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il Signore gli aveva comandato. Mosè e Aaronne convocarono l’assemblea di fronte alla roccia e Mosè disse loro: «Ora ascoltate, o ribelli; faremo uscire per voi acqua da questa roccia?» E Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il suo bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza; e la comunità e il suo bestiame bevvero. Poi il Signore disse a Mosè e ad Aaronne: «Siccome non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi dei figli d’Israele, voi non condurrete quest’assemblea nel paese che io le do». (Numeri 20:7-12)

Quando lessi per la prima volta che il Signore aveva proibito a Mosè e Aaronne di entrare nella terra promessa, non ne capii bene il motivo. Il popolo di Israele si trovava alla Roccia di Oreb e si lamentava della mancanza d’acqua e il Signore disse allora a Mosè e Aaronne di parlare alla roccia affinché ne sgorgasse acqua; ma Mosè invece colpì la roccia con il bastone. L’acqua uscì comunque, ma il Signore mostrò il suo disappunto ai due fratelli e impartì loro una punizione.